INTERVISTA A RONION GRACIE
Nel mondo del Jiu Jitsu brasiliano un personaggio di spicco è sicuramente Rorion Gracie. Rorion è stato colui che ha creato e promosso i primi UFC, fa parte di una famiglia storica del Brasile che gode di rispetto in ogni parte del mondo. Dopo la visita al Museo Gracie non ho potuto fare a meno di farmi una chiacchierata con lui. Ho conosciuto così un personaggio che è consapevole del nome che porta e possiede sicuramente ottime doti imprenditoriali.
A: Alberto Ceretto
R: Ronoin Gracie
A: Mi puoi raccontare il tuo background in dieci parole?
R: Ho avuto la fortuna di nascere nella famiglia Gracie in cui è nato il nostro jiu jitsu. Fin da bambino ho "respirato" il jiu jitsu. Tuttora continuo ad allenarmi e a praticarlo perché è la cosa più preziosa che ho.
A: Secondo te quali sono i requisiti minimi che deve possedere una cintura blu?
R: Innanzitutto deve conoscere tutto il programma base di auto difesa. Deve possedere buone basi quindi saper combattere in tutte le posizioni: guardia, monta, laterale, ginocchio sullo stomaco.
A: E per una cintura nera i requisiti minimi?
R: La differenza tra una blu e una nera a livello di programma tecnico, non esiste. Una cintura blu conosce tutto il programma di una nera. La differenza deve essere nel modo in cui applica la sua conoscenza e nella sua strategia combattiva. Quando sei una cintura nera non impari nessun movimento nuovo, perfezioni quelli che già possiedi.
A: Cosa pensi dell'UFC ora? Tutto è cominciato con te nel 1993 ma ora cosa è cambiato?
R: E' stato un cambiamento naturale. Quando proposi per la prima volta l'UFC era per poter mettere a confronto le diverse arti marziali e i diversi stili di combattimento. Nelle prime edizioni potevi davvero vedere un karateka a confronto con un judoka o un praticante di kung fu. Da allora tutti hanno capito l'efficacia del Gracie Jii Jitsu e quindi hanno incominciato a studiare le tecniche che ho portato dal Brasile. Ora è tutto cambiato. Vi sono dei forti atleti che conoscono tutto e che possiedono lo stesso bagaglio tecnico in ogni disciplina. Prevale chi è più preparato a livello fisico e mentale. Uscii dall'organizzazione dell'UFC quando vollero cambiare il regolamento e adesso mi sto dedicando ad altri grandi eventi.
A: Pensi che sia un buon evento ora?
R: A molta gente piace vedere due che combattono tra di loro. Personalmente non seguo più gli eventi dal numero 22.
A: Cosa pensi del Brazilian Jiu jitsu ora?
R: Sono molto contento della sua crescita. Questo era ciò che volevo quando mi sono trasferito qui negli stati uniti. Volevo che tutti conoscessero quest'arte che può essere praticata come ottima auto difesa a qualsiasi età. L'UFC è solo servito per dimostrare la maggior efficacia del Gracie Jiu jitsu rispetto alle altre arti marziali. Ora tutto il mondo pratica lo stesso stile di Jiu Jitsu Gracie. Cambiano solo i nomi ma le tecniche sono le stesse. Guarda i passaggi della guardia o come conquistano la monta gli atleti dell'UFC oggi sono gli stessi che ho insegnato io in questi anni.
A: Che differenza c'è tra il Gracie Jiu jitsu e il Brazilian Jiu jitsu?
R: E' praticamente la stessa cosa. Quando arrivai qua negli Stati Uniti nessuno aveva sentito parlare di Jiu Jitsu. C'erano solo arti marziali basate sui colpi e ciò che conoscevano,riguardo alla lotta, era il judo. Quando incominciai ad insegnare Jiu Jitsu nel mio garage pensavano che insegnassi il Jiu Jitsu tradizionale giapponese. Così dovetti far capire alla gente la differenza tra il mio Jiu Jitsu e quello giapponese. Nacque così il Gracie Jiu Jitsu. Quando ci fu il boom del Gracie Jiu jitsu io registrai il nome in modo che nessun altro potesse usarlo. Gli altri brasiliani venuti con gli anni qui ad insegnare non potendo chiamare lo stile Gracie Jiu jitsu perché coperto da copyright incominciarono ad usare il termine Brazilian jiu jitsu. Gli strangolamenti sono comunque gli stessi, le chiavi alle braccia e alle gambe sono le stesse. Ora la differenza principale sta nel termine: il Gracie Jiu jitsu è quello insegnato da Corion e Helio Gracie ma l'arte è la stessa.
A: So che Royce ha smesso di insegnare nella vostra accademia. Cosa pensi di lui?
R: Era giunto per lui il momento di fare i propri affari e sfruttare ciò che aveva costruito in questi anni. Sono molto contento che vada in giro a tenere seminari,insegni e combatta come tutti gli altri Gracie.
A: Perché avete costruito un museo sulla famiglia Gracie? Permettimi di dire che è davvero fantastico e mi sono sentito onorato di mettere la firma sul vostro "libro visite".
R: Ogni cosa che faccio cerco di farla al meglio. Ho prodotto le migliori videocassette tecniche sul Jiu Jitsu che siano in commercio e mio padre ha raccolto tutto ciò che hai visto dal 1930 fino ad adesso e lo ha messo assieme . E' l'unico museo del genere al mondo.
A: Come mai siete così attaccati alla famiglia e credete così fortemente nel vostro nome?
R: Tutti noi siamo cresciuti cercando di essere i migliori. Mio padre e mio zio hanno creato l'arte marziale più forte del mondo e tutti l'hanno potuto constatare. Prima nessuno lottava a terra ora tutti cercano di migliorare il loro bagaglio tecnico nella lotta sia in piedi che a terra. Tutti i giornali parlavano di noi in Brasile e ora che molti di noi insegnano negli Stati Uniti continuano a parlare di noi. Oramai tutti ci conoscono e la nostra famiglia è diventata molto importante. Immagina se nella famiglia di un giocatore come Pelè o Ranaldo fossero stati tutti dei grandi giocatori. Sarebbe stata una famiglia incredibile. E questa è la famiglia Gracie, incredibile.
A: Che relazione hai con tuo fratello Rickson?
R: Rickson è uno della nostra famiglia con una grande personalità, come tutti noi, e ha deciso di fare ciò che è meglio per i suoi affari e io rispetto molto le sue decisioni.
A: Come mai la vostra famiglia è così unita?
R: Perché tutti noi crediamo in quello che facciamo. Tutti noi crediamo che il Gracie Jiu Jitsu sia una grande arte marziale e viviamo per e con essa. Tutti noi marciamo e combattiamo per la stessa bandiera. Proveniamo tutti dallo stesso albero (sorride).
A: Puoi parlare della nuova generazione dei Gracie?
R: Oggi è cambiato molto. Gli avversari che hanno affrontato Royce e Rickson all'inizio non conoscevano il lavoro al suolo. Ora ci sono avversari molto forti, che conoscono la lotta a terra. Non conoscono i particolari ma sanno comunque di cosa si sta parlando. I miei figli si allenano e cercano di dare il loro meglio. Sono sicuro che grazie a loro il Gracie Jiu Jitsu continuerà a crescere.
A: Cosa pensi delle gare di Brazilian Jiu Jitsu oggi?
R: Il Gracie Jiu Jitsu è autodifesa. Anche se ci alleniamo in palestra senza colpi è un'auto difesa molto completa. I tornei invece di Brazilian Jiu Jitsu sono delle cose inguardabili. Vedi un atleta che passa la guardia del suo avversario e poi sta immobile cercando di tenere quella posizione finché non finisce il tempo. E' ridicolo. Non ha nulla di realistico. Questa è la ragione per cui ho creato la International Gracie Jiu Jitsu Federation dove il rimanere inattivi porta alla squalifica. Mio cugino ha un'altra federazione in cui il regolamento permette a un atleta di rimanere inattivo e prendere un vantaggio e magari essere poi proclamato nuovo campione mondiale. Questo è disgustoso. Il campione del mondo deve essere quello che ha fatto battere tutti gli avversari non quello che ha più punti.
A: Cosa pensi degli allenamenti di anni fa in Brasile e quelli di oggi in America?
R: Trenta anni fa non potevi vincere una medaglia solo vincendo ai punti. Dovevi allenarti per "fare battere" e quindi fare arrendere tutti i tuoi avversari. Ci siamo sempre allenati a cercare di "finalizzare" i nostri avversari in palestra non a tenerli fermi fino alla fine della lezione. La gente adesso non fa più quello. Si allena a mantenere una posizione per molti minuti senza muoversi. Gli allenamenti di allora a livello fisico sono identici a quelli di oggi. Cambia solo la mentalità e il fine.
A: La tua posizione preferita nella lotta?
R: Mi sento a mio agio in qualsiasi posizione. Mi piacciono tutte.
A: La tua preferita tecnica di finalizzazione?
R: Gli strangolamenti.
A: Ti continui ad allenare?
R: Avendo molti impegni mi alleno quando posso. Alcune volte sollevo un po' di pesi, altre volte insegno più tempo e più lezioni di seguito. Tutto dipende dai miei impegni giornalieri.
A: Segui una dieta particolare?
R: Seguo la dieta Gracie sviluppata da mio zio Carlos. Il concetto fondamentale della dieta Gracie è quello di combinare i diversi cibi per migliorare la digestione e la circolazione sanguigna. Mangiamo tutto quello che mangiano gli altri; il trucco è nel combinare gli alimenti. Faccio due pasti di verdura e uno di cibo cucinato. Non mangio dolci.
A: Hai intenzione di organizzare nuovi eventi come il vecchio UFC o cose simili?
R: Con la federazione che ho creato h intenzione di creare un torneo di BJJ completamente diverso dagli altri. Senza limiti di tempo o quasi e senza vittoria ai punti. Puoi trovare le informazioni su www.igjjf.com .
A: Progetti per il futuro?
R: Ho migliaia di progetti per il futuro. Abbiamo il miglior programma per i militari chiamato Grappe che insegniamo ad istruttori di polizia di tutto il mondo. Abbiamo programmi riservati alle donne per attacchi di tipo sessuale. Chiaramente abbiamo lezioni di Jiu Jitsu e stiamo creando un programma per agenzie di body guards che non possono usare armi.
A: Grazie mille.
R: Grazie a te Alberto.
Nel mondo del Jiu Jitsu brasiliano un personaggio di spicco è sicuramente Rorion Gracie. Rorion è stato colui che ha creato e promosso i primi UFC, fa parte di una famiglia storica del Brasile che gode di rispetto in ogni parte del mondo. Dopo la visita al Museo Gracie non ho potuto fare a meno di farmi una chiacchierata con lui. Ho conosciuto così un personaggio che è consapevole del nome che porta e possiede sicuramente ottime doti imprenditoriali.
A: Alberto Ceretto
R: Ronoin Gracie
A: Mi puoi raccontare il tuo background in dieci parole?
R: Ho avuto la fortuna di nascere nella famiglia Gracie in cui è nato il nostro jiu jitsu. Fin da bambino ho "respirato" il jiu jitsu. Tuttora continuo ad allenarmi e a praticarlo perché è la cosa più preziosa che ho.
A: Secondo te quali sono i requisiti minimi che deve possedere una cintura blu?
R: Innanzitutto deve conoscere tutto il programma base di auto difesa. Deve possedere buone basi quindi saper combattere in tutte le posizioni: guardia, monta, laterale, ginocchio sullo stomaco.
A: E per una cintura nera i requisiti minimi?
R: La differenza tra una blu e una nera a livello di programma tecnico, non esiste. Una cintura blu conosce tutto il programma di una nera. La differenza deve essere nel modo in cui applica la sua conoscenza e nella sua strategia combattiva. Quando sei una cintura nera non impari nessun movimento nuovo, perfezioni quelli che già possiedi.
A: Cosa pensi dell'UFC ora? Tutto è cominciato con te nel 1993 ma ora cosa è cambiato?
R: E' stato un cambiamento naturale. Quando proposi per la prima volta l'UFC era per poter mettere a confronto le diverse arti marziali e i diversi stili di combattimento. Nelle prime edizioni potevi davvero vedere un karateka a confronto con un judoka o un praticante di kung fu. Da allora tutti hanno capito l'efficacia del Gracie Jii Jitsu e quindi hanno incominciato a studiare le tecniche che ho portato dal Brasile. Ora è tutto cambiato. Vi sono dei forti atleti che conoscono tutto e che possiedono lo stesso bagaglio tecnico in ogni disciplina. Prevale chi è più preparato a livello fisico e mentale. Uscii dall'organizzazione dell'UFC quando vollero cambiare il regolamento e adesso mi sto dedicando ad altri grandi eventi.
A: Pensi che sia un buon evento ora?
R: A molta gente piace vedere due che combattono tra di loro. Personalmente non seguo più gli eventi dal numero 22.
A: Cosa pensi del Brazilian Jiu jitsu ora?
R: Sono molto contento della sua crescita. Questo era ciò che volevo quando mi sono trasferito qui negli stati uniti. Volevo che tutti conoscessero quest'arte che può essere praticata come ottima auto difesa a qualsiasi età. L'UFC è solo servito per dimostrare la maggior efficacia del Gracie Jiu jitsu rispetto alle altre arti marziali. Ora tutto il mondo pratica lo stesso stile di Jiu Jitsu Gracie. Cambiano solo i nomi ma le tecniche sono le stesse. Guarda i passaggi della guardia o come conquistano la monta gli atleti dell'UFC oggi sono gli stessi che ho insegnato io in questi anni.
A: Che differenza c'è tra il Gracie Jiu jitsu e il Brazilian Jiu jitsu?
R: E' praticamente la stessa cosa. Quando arrivai qua negli Stati Uniti nessuno aveva sentito parlare di Jiu Jitsu. C'erano solo arti marziali basate sui colpi e ciò che conoscevano,riguardo alla lotta, era il judo. Quando incominciai ad insegnare Jiu Jitsu nel mio garage pensavano che insegnassi il Jiu Jitsu tradizionale giapponese. Così dovetti far capire alla gente la differenza tra il mio Jiu Jitsu e quello giapponese. Nacque così il Gracie Jiu Jitsu. Quando ci fu il boom del Gracie Jiu jitsu io registrai il nome in modo che nessun altro potesse usarlo. Gli altri brasiliani venuti con gli anni qui ad insegnare non potendo chiamare lo stile Gracie Jiu jitsu perché coperto da copyright incominciarono ad usare il termine Brazilian jiu jitsu. Gli strangolamenti sono comunque gli stessi, le chiavi alle braccia e alle gambe sono le stesse. Ora la differenza principale sta nel termine: il Gracie Jiu jitsu è quello insegnato da Corion e Helio Gracie ma l'arte è la stessa.
A: So che Royce ha smesso di insegnare nella vostra accademia. Cosa pensi di lui?
R: Era giunto per lui il momento di fare i propri affari e sfruttare ciò che aveva costruito in questi anni. Sono molto contento che vada in giro a tenere seminari,insegni e combatta come tutti gli altri Gracie.
A: Perché avete costruito un museo sulla famiglia Gracie? Permettimi di dire che è davvero fantastico e mi sono sentito onorato di mettere la firma sul vostro "libro visite".
R: Ogni cosa che faccio cerco di farla al meglio. Ho prodotto le migliori videocassette tecniche sul Jiu Jitsu che siano in commercio e mio padre ha raccolto tutto ciò che hai visto dal 1930 fino ad adesso e lo ha messo assieme . E' l'unico museo del genere al mondo.
A: Come mai siete così attaccati alla famiglia e credete così fortemente nel vostro nome?
R: Tutti noi siamo cresciuti cercando di essere i migliori. Mio padre e mio zio hanno creato l'arte marziale più forte del mondo e tutti l'hanno potuto constatare. Prima nessuno lottava a terra ora tutti cercano di migliorare il loro bagaglio tecnico nella lotta sia in piedi che a terra. Tutti i giornali parlavano di noi in Brasile e ora che molti di noi insegnano negli Stati Uniti continuano a parlare di noi. Oramai tutti ci conoscono e la nostra famiglia è diventata molto importante. Immagina se nella famiglia di un giocatore come Pelè o Ranaldo fossero stati tutti dei grandi giocatori. Sarebbe stata una famiglia incredibile. E questa è la famiglia Gracie, incredibile.
A: Che relazione hai con tuo fratello Rickson?
R: Rickson è uno della nostra famiglia con una grande personalità, come tutti noi, e ha deciso di fare ciò che è meglio per i suoi affari e io rispetto molto le sue decisioni.
A: Come mai la vostra famiglia è così unita?
R: Perché tutti noi crediamo in quello che facciamo. Tutti noi crediamo che il Gracie Jiu Jitsu sia una grande arte marziale e viviamo per e con essa. Tutti noi marciamo e combattiamo per la stessa bandiera. Proveniamo tutti dallo stesso albero (sorride).
A: Puoi parlare della nuova generazione dei Gracie?
R: Oggi è cambiato molto. Gli avversari che hanno affrontato Royce e Rickson all'inizio non conoscevano il lavoro al suolo. Ora ci sono avversari molto forti, che conoscono la lotta a terra. Non conoscono i particolari ma sanno comunque di cosa si sta parlando. I miei figli si allenano e cercano di dare il loro meglio. Sono sicuro che grazie a loro il Gracie Jiu Jitsu continuerà a crescere.
A: Cosa pensi delle gare di Brazilian Jiu Jitsu oggi?
R: Il Gracie Jiu Jitsu è autodifesa. Anche se ci alleniamo in palestra senza colpi è un'auto difesa molto completa. I tornei invece di Brazilian Jiu Jitsu sono delle cose inguardabili. Vedi un atleta che passa la guardia del suo avversario e poi sta immobile cercando di tenere quella posizione finché non finisce il tempo. E' ridicolo. Non ha nulla di realistico. Questa è la ragione per cui ho creato la International Gracie Jiu Jitsu Federation dove il rimanere inattivi porta alla squalifica. Mio cugino ha un'altra federazione in cui il regolamento permette a un atleta di rimanere inattivo e prendere un vantaggio e magari essere poi proclamato nuovo campione mondiale. Questo è disgustoso. Il campione del mondo deve essere quello che ha fatto battere tutti gli avversari non quello che ha più punti.
A: Cosa pensi degli allenamenti di anni fa in Brasile e quelli di oggi in America?
R: Trenta anni fa non potevi vincere una medaglia solo vincendo ai punti. Dovevi allenarti per "fare battere" e quindi fare arrendere tutti i tuoi avversari. Ci siamo sempre allenati a cercare di "finalizzare" i nostri avversari in palestra non a tenerli fermi fino alla fine della lezione. La gente adesso non fa più quello. Si allena a mantenere una posizione per molti minuti senza muoversi. Gli allenamenti di allora a livello fisico sono identici a quelli di oggi. Cambia solo la mentalità e il fine.
A: La tua posizione preferita nella lotta?
R: Mi sento a mio agio in qualsiasi posizione. Mi piacciono tutte.
A: La tua preferita tecnica di finalizzazione?
R: Gli strangolamenti.
A: Ti continui ad allenare?
R: Avendo molti impegni mi alleno quando posso. Alcune volte sollevo un po' di pesi, altre volte insegno più tempo e più lezioni di seguito. Tutto dipende dai miei impegni giornalieri.
A: Segui una dieta particolare?
R: Seguo la dieta Gracie sviluppata da mio zio Carlos. Il concetto fondamentale della dieta Gracie è quello di combinare i diversi cibi per migliorare la digestione e la circolazione sanguigna. Mangiamo tutto quello che mangiano gli altri; il trucco è nel combinare gli alimenti. Faccio due pasti di verdura e uno di cibo cucinato. Non mangio dolci.
A: Hai intenzione di organizzare nuovi eventi come il vecchio UFC o cose simili?
R: Con la federazione che ho creato h intenzione di creare un torneo di BJJ completamente diverso dagli altri. Senza limiti di tempo o quasi e senza vittoria ai punti. Puoi trovare le informazioni su www.igjjf.com .
A: Progetti per il futuro?
R: Ho migliaia di progetti per il futuro. Abbiamo il miglior programma per i militari chiamato Grappe che insegniamo ad istruttori di polizia di tutto il mondo. Abbiamo programmi riservati alle donne per attacchi di tipo sessuale. Chiaramente abbiamo lezioni di Jiu Jitsu e stiamo creando un programma per agenzie di body guards che non possono usare armi.
A: Grazie mille.
R: Grazie a te Alberto.